Al settimo piano del lussuoso Hotel Splendide Royal, il ristorante Mirabelle si presenta ai suoi ospiti come una delle terrazze gourmet più incantevoli di Roma, permettendo di vivere una preziosa esperienza sensoriale.
Gli ambienti, rinnovati dallo studio Giammetta Architecs (che ha realizzato anche la nuova hall dell’hotel e 16 lussuosissime suite), sono stati concepiti per accogliere in maniera ariosa e avvolgente i clienti, secondo linee guida ben precise: Come illustra l’architetto Marco Giammetta: “tutti gli interventi di restyling dell’Hotel e il progetto delle nuove Luxury Suite, sono stati il frutto di una stretta e costruttiva collaborazione con Roberto Naldi, proprietario e committente lungimirante e sensibile al dialogo tra schemi classici e rivisitazioni di stile”.
Al Mirabelle, i soffitti e le pareti si colorano di bianco e avana, le sedie di verde, la moquettes si anima con un gioco di onde materiche; lo spazio si scarica di decori per una vista ineguagliabile sulla città, accompagnata dall’energia e dal colore dei piatti dello chef Stefano Marzetti.
Una passione travolgente quella dello chef che parte da lontano: una madre amorevole intenta a cucinare e un bambino dagli occhi luminosi desideroso d’imparare i suoi piatti in particolare quello degli gnocchi alla romana che emergevano uno ad uno dalla pentola sul fuoco, così come il suo amore per la cucina che fa esplodere un mondo di ricordi e di emozioni.
Da diverse esperienze di lavoro lo chef Stefano Marzetti crea tante ricette, tutte caratterizzate da un’armonia di sapori unici e sorprendenti all’insegna della convivialità.
La sua cucina è viscerale, sincera, genuina, vera ma prevale sempre un ingrediente invisibile che non svela mai che però si può facilmente percepire perché è in grado di trasformare anche il più semplice dei piatti in un capolavoro: quell’ingrediente è la passione… Non esiste lavoro in cui il cuore non faccia la differenza ma con la cucina c’è qualcosa in più perché i piatti rivelano l’amore di chi li prepara.
Passione ma anche conoscenza, equilibrio e tempo sono le linee guida che lo chef consiglia di seguire: “il nostro benessere dipende da quello che mangiamo e quante volte prepariamo pasti per noi stessi e per chi amiamo quindi è facile comprendere quanto sia importante che ogni piatto, anche il più semplice, sia fatto con cura e attenzione” afferma lo chef Stefano Marzetti .
Oggi, infatti, chi mangia desidera non solo il sapore dei piatti ma anche bellezza, benessere e salute. Si aspetta un risultato che miri all’ esperienza alimentare migliore.
Anche il confronto è un aspetto legato all’evoluzione della cucina: tutto ciò che riguarda la nostra cultura, i nostri comportamenti, le nostre convinzioni è una costante contaminazione. Viviamo in sistemi aperti nei quali, infatti, gli scambi avvengono continuamente.
Luca Costanzi, direttore del Mirabelle, illustra quindi la proposta dinamica del ristorante: “Inizialmente apriremo solo con il servizio serale, per l’aperitivo e per la cena, tutti i giorni tranne il lunedì. Con Stefano Marzetti abbiamo lavorato alla nuova proposta pensando soprattutto a una clientela italiana, aspettando anche un graduale riapparire degli stranieri, grazie alla riapertura dei voli. Per questa ragione abbiamo potenziato l’offerta dell’aperitivo, che partirà dalle ore 18.00 e prevede un’ampia varietà di cocktail realizzati dall’abile bartender Giovanni Faedda, o calici a scelta tra la ricca carta dei vini e bollicine alla mescita studiata dal sommelier Fabrizio Colaianni, da accompagnare sempre con prodotti di eccellenza, rigorosamente italiani. Nel nuovo menù, a farla da padrone saranno le materie prime italiane declinate in quello che può esser considerato, a tutti gli effetti, un vero e proprio viaggio gastronomico dal Nord al Sud della Penisola.”
Tra gli antipasti si potrà trovare, infatti, oltre ad una grande varietà di ostriche e di crudità di mare, l’Estrazione di Mozzarella di Bufala, una caprese 2.0, inno all’Italia per gusto e cromaticità, il Polpo rosticciato con fagiolini alla mentuccia romana e pomodori arrostiti, la Tartare di Fassona con misticanza, avocado e germogli e i Gamberi Rossi di Mazara del Vallo, in una croccante panatura di cereali misti con agretti, uvetta, pinoli e sorbetto al Bellini. Tra i primi in carta non mancheranno gli Spaghetti alla chitarra con pesto alla trapanese arricchito con alici fresche, mollica di pane croccante e scorza di arancio e limone, o il Risotto “alla parmigiana” preparato con pomodori datterini gialli, parmigiano Vacche Rosse 36 mesi, battuto di burrata e polvere di pomodoro essiccato. Immancabili i Fusilli alla carbonara, realizzati con uova biologiche a pasta gialla di Arianna Vulpiani, con asparagi verdi e tartufo nero di Norcia.
Tra le paste ripiene, degni di nota i Cappellotti “cacio e pere”. Al loro interno un tris di formaggi (pecorino, parmigiano e a pasta molle) profumati con un blend di pepi home made (sarawak, pepe rosa, pepe bianco, pepe nero, coriandolo, cardamomo) e arricchiti con Pere Kaiser in doppia consistenza: in crema e in estrazione.
Due i secondi a base di pesce: Spigola con pane di Altamura, burro e alici di Cetara e zucchine romane fiorite e il Tonno appena scottato e servito con spinaci, frutta secca, fragoline di bosco e yogurt speziato al lime e pepe rosa. Un piatto fresco, divertente ed estivo, perfetto se abbinato a un vino bianco secco. Tra i secondi di carne il Filetto di Chianina con funghi porcini e Agnello IGP laziale con purea di fagioli cannellini al rosmarino e cicorietta piccante, patate novelle e patate viola.
Dulcis in fundo le creazioni del pastry chef Sebastien Delandre: il Settimo Cielo, uno dei suoi cavalli di battaglia, con nocciole piemontesi, con nocciole piemontesi, coulis di frutti di bosco e cialdine croccanti di sciroppo d’acero e agrumi, il Crumble di carrube, un’idea di Sacher italiana fatta con le albicocche caramellate e gelato al pistacchio di Bronte e la Croccantella di Sfoglia con chantilly al frutto della passione e fragoline di bosco.
Un ristorante come il Mirabelle è alla ricerca continua della felicità del cliente e ciò comporta ottimizzare le proprie risorse che consentono di migliorarsi ma significa anche adottare, continuamente, novità e spunti creativi. “Anche la propria brigata è fondamentale per avviare un ottimo lavoro di squadra. Bisogna avere degli elementi stabili, quelli che il cliente è certo di trovare, quelli che garantiscono la continuità nel tempo e contemporaneamente fare progressi e aggiungere nuovi fattori. L’eccellenza si può conservare solo se si sa guardare avanti e ciò significa un grande impegno nel lavoro, vuol dire informarsi, imparare, sperimentare, provare, implementare”, dichiara lo Chef Stefano Marzetti.
Il primo obiettivo di un piatto non può che essere il gusto ma oggi deve essere in grado anche di emozionare e di salvaguardare la salute. La sensibilità della vista è un elemento dal quale non si può fare a meno perché il messaggio è incoraggiante: se ci emoziona stiamo già stendendo un tappeto rosso per il passaggio della nostra esperienza gustativa ma su questo elegante “Red carpet” può e deve essere orgoglioso di camminarci soprattutto lo chef Stefano Marzetti .
Francesca Sirignani
PER INFORMAZIONI:
RISTORANTE MIRABELLE
Via di Porta Pinciana, 14
00187 Rome, Italy
info@mirabelle.it
T. +39 06 42168838-06 42168837
Sito Internet: www.mirabelle.it