Ricca di storia e cultura, vivace ed accogliente, la Thailandia affascina non solo per le sue spiagge con un mare cristallino e per i templi sfavillanti con i giganteschi Buddha dorati ma anche per i suoi villaggi legati ai ritmi agricoli, per le risaie, per le foreste tropicali e le cascate fragorose.
Questi paesaggi, tipici del nord della Thailandia, sono una meta affascinante e alternativa alla scoperta dell’autenticità del Paese e del suo inevitabile richiamo al Triangolo d’Oro: la zona montuosa, punto di confluenza dei fiumi Ruak e Mekong, dove si abbracciano i tre Paesi della Thailandia, Myanmar e Laos. Il nome di questo “aureo” luogo deriva dal fatto che buona parte dell’oppio da raffinare veniva acquistato nelle città di frontiera e pagato con barre d’oro. Questo triste commercio, fortunatamente, non esiste più e le piantagioni sono state sostituite con quelle del caffè e del tabacco dagli anni settanta in poi.
Il clima di questa area favorisce, inoltre, la fertile terra che in passato diede all’antico regno del nord il nome di Lanna “la terra di un milione di risaie”. Queste ultime si possono ben vedere all’interno della Farmstay Ahsa dove è possibile assaggiare il famoso khao Soi, una zuppa largamente diffusa nel nord del Paese a base di noodles e pollo, immersi nel latte di cocco, brodo di carne, verdure crude e abbondante curcuma che rende la zuppa giallissima.
La cucina thailandese, infatti, racchiude in sé gli aspetti fondamentali della cultura del Paese: è calda, generosa, rinfrescante. Ogni piatto viene preparato con ingredienti genuini di origine locale e ruota intorno ai quattro sapori fondamentali: piccante, dolce, salato e aspro. Il piatto più famoso del Paese è il Pad Thai che, venduto su migliaia di carretti degli ambulanti e negli street food, non è altro che un mix di fettuccine di riso condite con salsa di soia, salsa di pesce, tamarindo, gamberi saltati, aglio e peperoncino, arachidi, frittata e ovviamente tofu croccante.
Bisogna però ricordare che in Thailandia per mangiare non si usa il coltello ma solo la forchetta e il cucchiaio. I buongustai si possono dedicare a tour gastronomici tra le bancarelle per assaggiare riso con verdure, pollo, pesce, frutta fresca ma anche insetti cucinati nelle diverse modalità (fritti, bolliti, alla griglia): cavallette, bachi da seta, bruchi del bambù e, per i più coraggiosi, gli scorpioni, gli scarabei d’acqua e infine le piccole formiche.
Chiang Rai, oltre a rappresentare un ottimo punto di partenza per esplorare la campagna circostante, continua a vivere all’ombra della capitale della regione, Chiang Mai ma, negli ultimi anni, si è arricchita di numerosi musei e templi. Durante il giorno, nella cittadina la vita scorre tranquilla, con la gente impegnata nel lavoro e i turisti in tour fuori città, la sera, però, si accendono le luci e i negozi di souvenir si affollano.
A soli 15 chilometri dalla città di Chiang Rai si trova il Tempio Wat Rong khun noto come Tempio Bianco: è un edificio di recente realizzazione, progettato da Chalermchai Kositpipat. Il famoso artista Thai con il colore bianco ha voluto esaltare la purezza del Buddha mentre gli specchietti, presenti nell’intonaco, ne simbolizzano la saggezza. Ogni dettaglio del tempio ha un suo significato e incoraggia il visitatore a riflettere sugli insegnamenti buddhisti che indicano la via per fuggire dalle tentazioni.
Nelle vicinanze si trova Chiang Mai, la seconda città della Thailandia, con una giovane popolazione di 400.000 persone (più di 60.000 sono studenti) e in netto contrasto con la travolgente Bangkok: qui la gente è più rilassata e ospitale. Sebbene sia più un centro rurale che una vera e propria metropoli, questa antica città è, da sempre, un polo di attrazione per tutti i viaggiatori: dai giovani alla famiglie con bambini, dai pensionati di tutto il mondo all’enorme contingente di turisti provenienti dalla Cina che stanno dando un nuovo volto all’offerta turistica di questa città.
La provincia circostante è un intrigo di colline ammantate di foreste, ideali per escursioni a piedi e in mountain bike mentre i visitatori meno energici possono visitare fattorie sperimentali e lussureggianti giardini botanici.
Da Wat Suphan, meglio noto come il Tempio d’ argento, perché la Sala dell’Ordinazione fu completamente rivestita utilizzando argento ed alluminio, si arriva a Wat Chedi Lueang uno dei templi più importanti di Chiang Mai e luogo di culto molto attivo, frequentato da numerosi monaci.
La vita spirituale è un elemento molto rilevante in Thailandia. La fede religiosa è, infatti, onnipresente e si manifesta in modi suggestivi. Templi scintillanti e Buddha dorati caratterizzano i paesaggi rurali e urbani.
Sul Monte Doi Suthep, infatti, si giunge a uno dei santuari più celebri e sacri dell’intero Paese: Wat Phrathat Doi Suthep. Vi si accede per mezzo di una scalinata di circa 300 gradini oppure utilizzando una piccola funicolare. All’interno del Wat, cioè il luogo dove è costruito il tempio, si trova uno dei Chedi (monumento buddista) più venerati dell’intera Thailandia, completamente ricoperto in foglia d’oro.
Una volta arrivati al tempio, si trova un complesso a cerchi concentrici dove, nel più esterno, ci sono uffici di servizio, piccoli esercizi commerciali e la grande terrazza che affaccia sulla città di Chiang Mai con una vista meravigliosa.
Un tour nel nord della Thailandia non può non includere un’esperienza di trekking perché i percorsi offerti sono tra i più belli del Paese, soprattutto per gli amanti della natura! Che si tratti di una vacanza di pochi giorni, nulla importa: è, infatti, un’occasione unica per entrare in contatto con le tribù del luogo e assaggiare il loro caffè filtrato goccia per goccia. In particolare, una giornata di Trekking al Doi Inthanon National Park, dominato dalla montagna più alta della Thailandia (2595 metri), offre la possibilità di vedere paesaggi meravigliosi con risaie terrazzate, serre di crisantemi e piantagioni di caffè, vallate spettacolari e piccoli villaggi abitati dalle tribù delle colline fino a raggiungere le cascate Watchirathan che incantano per la loro maestosità.
Ad accrescere il fascino della città sono i bei negozi dell’artigianato. Chiang Mai ha, infatti, una lunga tradizione nell’intaglio del legno che si concretizza in oggetti di ogni genere e tipo come le statuine di elefanti, vassoi, insalatiere e portagioie.
Ultimamente, un numero sempre maggiore di viaggiatori sceglie di vivere l’atmosfera rilassata della città e partecipare alle numerose e pittoresche feste come il Capodanno thai –Sonkran, a metà aprile, e per celebrare il Loy Krathong in occasione del plenilunio di novembre quando migliaia di candele scendono lentamente galleggiando su leggiadre barchette fatte con foglie.
Completano il quadro di questo incantevole tour le numerose scuole di massaggio e i suggestivi mercati notturni.
In conclusione, anche se le cartoline turistiche hanno, spesso, per sfondo grattacieli e scritte luminose di Bangkok, bellissime spiagge, mare trasparente e templi buddisti, la Thailandia è anche costituita da tranquilli villaggi rurali, risaie e parchi naturali. Uscendo dalle città e proseguendo in qualsiasi direzione ci si trova ben presto nella verde campagna settentrionale, costellata da incontaminate foreste pluviali, cascate imponenti, mercati allettanti e riserve di elefanti.
Le città del nord e le loro zone limitrofe sono tranquille e piacevolmente informali e, sebbene richiamino da qualche tempo un maggior numero di turisti, sono ancora un luogo ideale per rilassarsi e ricaricare le energie grazie a splendide escursioni e ad una cucina favolosa. Molte sono le attività da praticare ma si può anche scegliere soltanto di passeggiare ascoltando i suoni della natura, lasciandosi ammaliare dai suoi profumi, vivendo la magia della sua atmosfera e incrociando i sorrisi rassicuranti dei suoi abitanti.
Francesca Sirignani