In Valle d’Aosta storia e arte sorprendono con una straordinaria concentrazione di testimonianze del passato: monumenti megalitici preistorici, importanti tracce della romanità, oltre 100 tra castelli medioevali, torri e fortezze più volte trasformati nel tempo fino a diventare residenze rinascimentali, chiese romaniche e barocche. Una grande ricchezza culturale cui contribuiscono tradizioni ancora vive, artigianato e gastronomia, e il bilinguismo — italiano e francese — di gran parte dei suoi abitanti.
Le montagne più imponenti d’Europa fanno da sfondo a paesi e pascoli. In Valle d’Aosta si trovano ben sei vette che superano i quattro mila metri di altitudine: il Gran Paradiso, il Dente del Gigante, il Grandes Jorasses, il Cervino, il Monte Rosa e il Monte Bianco (la vetta più alta d’Europa).
In generale, sebbene sia la regione più piccola d’Italia, la Valle d’Aosta offre, ai turisti, un patrimonio ricchissimo, sia dal punto di vista culturale che da quello naturalistico. È una terra che mantiene vive le proprie tradizioni, le produzioni enogastronomiche locali e le sagre millenarie, esaltando – allo stesso tempo – una natura strepitosa puntellata da castelli.
L’impero romano dal 25 a.C. ha lasciato la sua impronta sul territorio e il contrasto tra rovine antiche e montagne innevate è davvero unico. Ci sono, anche, musei, chiese e i borghi medievali, di cui la regione è ricca, da scoprire poco alla volta, concedendosi, di tanto in tanto, una sosta golosa per gustare i sapori genuini e tipici della montagna, tra corpose fondute e raclette per concludere con un buon caffè valdostano, cocktail bollente di caffè, grappa, cognac, scorza di limone, zucchero e spezie.
La Valle d’ Aosta è la valle dei castelli e tra questi è bene ricordare il castello di Fénis. Sede di rappresentanza della più importante famiglia della Valle d’Aosta, i Challant, il castello di Fénis coniuga le peculiarità della fortificazione ai tratti distintivi della residenza signorile. L’edificio presenta infatti un imponente apparato difensivo accanto ad eleganti decorazioni pittoriche, simboli di potenza e di prestigio della nobile casata.
Visitando il castello è inevitabile immedesimarsi nella quotidianità di una dama o di un cavaliere del Medioevo: superata la doppia cinta muraria con torrette munite di caditoie e feritoie, si entra in una residenza raffinata, emblema del potere dei suoi proprietari, disseminata di pregevoli affreschi quattrocenteschi, grandi camini, scaloni monumentali e singolari simboli.
L’alpeggio è, invece ancora oggi, un elemento fondamentale dell’agricoltura valdostana dove l’allevamento, connesso all’estivazione, era la principale attività. Costituiva pertanto una realtà ben nota a tutti i membri della comunità e, come tale, per niente predisposto a essere considerato un luogo magico. In autunno, la baita è frequentata solo dai cacciatori sorpresi dal cattivo tempo o dal calar della notte, più raramente dai viaggiatori che si sono persi.
Decisamente interessante la Fontina d’alpeggio, per le eccellenti caratteristiche aromatiche. La Fontina è dunque figlia dell’alta montagna, dell’alpeggio e ha preso il nome da nobili casati e ricorrenti toponimi della Valle d’Aosta. Fontina, una parola ricca di storia, un nome che oggi garantisce a livello europeo il rispetto di rigorose norme di produzione e consente di mantenere la specificità e le qualità organolettiche del prodotto, così come la secolare tradizione da cui deriva.
Da non dimenticare che la Valle d’Aosta è una delle regioni italiane protagoniste del turismo invernale. L’altezza delle sue montagne, infatti, offre discese mozzafiato per tutti gli amanti della neve. Una delle più antiche stazioni alpinistiche posta proprio ai piedi dell’impressionante Monte Bianco è, senza dubbio, Courmayeur. Il centro del paese, molto elegante, offre negozi e boutique dei più raffinati marchi internazionali. É la meta ideale per chiunque desideri rigenerarsi a contatto con un’atmosfera cosmopolita, intima ma al tempo stesso mondana e ricca di opportunità d’incontro.
A Breuil-Cervinia, a Gressoney e in altre località, ci sono anche piste di pattinaggio su ghiaccio naturale, affascinanti alternative ai tanti centri sportivi realizzati nelle località turistiche.
Inoltre, l’arrampicata su ghiaccio o ice climbing si svolge, in molte vallate valdostane, in particolare nella valle di Cogne, dove sono presenti più di 150 cascate.
Per chi invece desidera vivere la neve in modo diverso, c’è la possibilità di farsi trainare da una slitta di cani in una corsa avventurosa nei paesaggi innevati della splendida regione.
Un viaggio in Valle d’Aosta è, anche, all’insegna del benessere che può iniziare dalle terme di Pré-Saint-Didier, nell’area turistica del Monte Bianco, per proseguire nell’area turistica della Valle Centrale e Mont-Avic dove sorgono le storiche terme di Saint-Vincent oppure, nell’area turistica Monte Rosa, dove la struttura Monterosa terme di Champoluc regala squarci panoramici indimenticabili.
La pace di quei posti è ancora impressa nella mia mente, un viaggio che difficilmente si può dimenticare ma che resta nel cuore per sempre insieme ai suoi luoghi affascinanti per bellezza e storia!
Elisabetta Sirignani