Da Rio a San Paolo passando per Salvador e Olinda si spengono le luci nelle principali città del Brasile: niente carri per le strade, niente caroselli a ritmo di samba. Per la prima volta nella storia, il Paese cancella il suo carnevale a causa del coronavirus: una decisione sofferta ma inevitabile in epoca di pandemia che non ha reso felici né i brasiliani né gli amanti delle tradizioni.
Il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes, ha infatti annunciato che la sua città rinuncerà ad organizzare il suo famoso carnevale nel 2021 a causa dell’aumento dei contagi da Covid-19.”Nel 2022 potremo (tutti debitamente vaccinati) celebrare la vita e la nostra cultura con tutta l’intensità che merita”, ha aggiunto Paes, annunciando aiuti economici per i cittadini che saranno danneggiati dalla cancellazione.
La questione è economica, oltre che sociale. L’imponente macchina del carnevale brasiliano muove un giro d’affari che, durante i cinque giorni delle celebrazioni, è stimato in 8 miliardi di reais (circa 1,2 miliardi di euro) con riferimento alla sola componente turistica. Il carnevale brasiliano è, infatti, un evento fantastico, trasmesso in mondovisione, che richiama milioni di visitatori ogni anno. Gli spettacoli sono grandiosi e sontuosi, le innumerevoli e inimitabili sfilate e feste di strada, a partecipazione libera, per tutti coloro che si vogliono divertire con la gente del posto, creano una straordinaria euforia.
Originariamente il carnevale di Rio si teneva in una delle più antiche strade della città ma con l’aumentare degli spettacoli si rese necessaria una struttura formale. L’edificio fu commissionato dal governatore di Rio e fu completato in 110 giorni, in tempo per il carnevale brasiliano del 1984. Popolarmente conosciuta come “Sambodromo”, la struttura presenta gradinate in calcestruzzo costruite sui due lati di un viale lungo 700 metri, un’area ristorazione e le postazioni di attesa per le scuole partecipanti.
Il carnevale di Rio quest’anno mancherà a tutti ma è comunque nei ricordi di chi l’ha vissuto almeno una volta nella propria vita: sfilate, ballerini, musicisti e orde di festaioli uniti nell’incessante baldoria riempiono strade e interi quartieri. Copacabana, con la sua splendida spiaggia a forma di mezzaluna, raggiunge il delirio durante le prove di samba con balli e feste in allegria. Di giorno è perfetta per prendere il sole e fare sport acquatici mentre la sera è il luogo ideale per far festa e bere drink nei vivaci bar vista mare. I 4 km di spiaggia sono divisi da 6 “postos”, delle stazioni di soccorso che offrono diverse escursioni e attività all’aperto per i bagnanti. La spiaggia di Ipanema, invece, è una striscia di sabbia immacolata di oltre 2 km bagnata da acque limpide.
A Rio, inoltre, si contano oltre 300 bande musicali di strada e il loro numero è in forte crescita negli ultimi anni. Ogni banda ha una strada dover potersi esibire ma le più importanti sfilano lungo le strade principali chiuse al traffico per l’occasione già a partire dal mese di gennaio. Dal mese successivo, invece, la gioia e la musica riempiono l’aria di Rio de Janeiro. A rendere ancora più unico il carnevale di questa affascinante città è il fatto che i temi scelti sono diversi ogni anno, quindi è davvero impossibile trovare lo stesso costume o imbattersi in una scenografia già vista.
Rio de Janeiro, però, non è solo carnevale ma ha molto di più da offrire. Un centro accogliente, splendide spiagge, colline verdeggianti, montagne ricoperte di vegetazione lussureggiante offrono la possibilità di conoscere le diverse comunità e la cultura locale mentre la statua del Cristo Redentore imponente abbraccia e protegge ogni angolo della città.
Quest’ultimo è collocato sulla cima della montagna del Corcovado, a 700 m s.l.m. a picco sulla città e sulla baia di Rio de Janeiro ed è alta 38 mt., di cui 8 fanno parte del basamento. Questa statua è il simbolo della città e del Brasile e rappresenta il Cristo Redentore dell’umanità, inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno. Ai piedi della statua è posta una targa messa dalla comunità italiana nel 1974 (in occasione del centenario della nascita di Guglielmo Marconi) per commemorare l’accensione delle lampade della statua tramite un impulso radio da Roma da parte dello scienziato italiano il 12 ottobre 1931.
Rio de Janeiro, però, è anche la culla dei contrasti che, nel bene e nel male caratterizzano la città e la rendono un luogo dalle sensazioni forti. C’è, purtroppo, delinquenza che ha provocato spesso eventi spiacevoli a danno dei turisti che corrono il rischio di venire derubati. È, quindi, necessario prendere precauzioni come non sfoggiare gioielli, portare solo il denaro necessario per la giornata e fare attenzione alle macchine fotografiche e ai propri zaini e borse, oggetti che attirano molto l’attenzione. Inoltre, è consigliabile non aggirarsi mai per le favelas (baraccopoli), a meno che si venga accompagnati da una guida affidabile.
Spiagge per il relax, onde da surfisti, musei e centri culturali. Città carioca conosciuta in tutto il mondo, Rio de Janeiro è sempre calorosa, divertente e votata al divertimento, esattamente come i suoi abitanti che sono tra le popolazioni più socievoli ed espansive che si possano incontrare. Grazie all’avvicendarsi dei coloni portoghesi, giapponesi, indiani e tedeschi, la società brasiliana è diventata, nel tempo, incredibilmente cosmopolita e celebra la sua lunga tradizione multiculturale con varie feste e ricorrenze conosciute in tutto il mondo tra cui il famoso carnevale.
L’appuntamento è, quindi, per il 2022 perché il carnevale di Rio è il fulcro di una serie di elementi nati centinaia di anni fa nelle distese africane e nelle strade italiane che non si può descrivere ma solo vivere in prima persona: i sapori, i profumi, i colori di questo splendido territorio sono una sferzata di adrenalina che accompagna i visitatori prima, dopo e durante i festeggiamenti.
Elisabetta Sirignani