La bellezza di Castelluccio di Norcia, giunti sul Pian Grande, è sorprendente: un vero e proprio arcobaleno di colori, un paradiso terrestre, un paesaggio mozzafiato. La magia di questo fenomeno naturale risiede nel fatto che esso è imprevedibile. Cambiano ogni giorno i colori e la quantità dei fiori che sbucano dal terreno, regalando quadri sempre nuovi agli occhi dello spettatore.
Il verde dei prati completa il quadro che la natura ha ancora una volta disegnato all’ombra del monte Vettore, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Per ammirare le fioriture è necessario dirigersi a Castelluccio, una piccola frazione di Norcia (PG) che si erge su una collina con affaccio sui prati del Pian Grande, del Pian Perduto e del Pian Piccolo. Ci si troverà in una ampia valle multicolore circondati dai Monti Sibillini, in particolare dalle cime del Monte Vettore, il più alto di tutti a superare i 2000 metri, e i Monti Guaidone, Veletta e Ventosola.
La fioritura avviene qui, in questa conca pianeggiante, protetta da queste montagne carsiche dove fattori come temperatura, umidità e ph sono eccezionalmente ottimali.
Anche se la festa della Fioritura ricade, solitamente, nella terza e nell’ ultima domenica di Giugno, non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole spettacolo. Ogni anno tutto è affidato all’andamento climatico della stagione. Non si può fare alcuna previsione sui tempi della Fioritura dei Piani di Castelluccio ma ogni anno madre natura rinnova lo spettacolo della “Fiorita” a Castelluccio di Norcia.
Le specie floreali, che tingono il Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo, sono innumerevoli e, camminando lungo i sentieri, si possono incontrare: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e tant’altro.
Maggio è il mese del risveglio della natura, ci pensa la senape selvatica ad aprire le “danze” con le sue tonalità, con le sue corolle di colore giallo. Non si possono dimenticare i fiori dalla candida intensità bianca della camomilla bastarda e dal leucantemo e dello “specchio di Venere” che aggiungono un nuovo colore alla piana, un bellissimo blu che può virare verso il violetto ed il celeste.
L’esplosione di colori vede il suo punto di massimo splendore durante i mesi estivi, quelli più caldi, per la precisione il sesto ed il settimo mese, quando fiorisce anche il fiordaliso che regala alla piana l’ultimo tocco di colore con il suo intenso e deciso viola.
Per tutto il periodo che va da maggio a luglio, in questa esplosione di colori, non bisogna scordarsi delle attrici principali, le famose lenticchie!
La lenticchia IGP, nonostante la modesta quantità prodotta, gode di fama e considerazione in tutto il mondo. Nel 1997 la Lenticchia di Castelluccio di Norcia ha infatti ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta) proprio per proteggere questo prodotto da possibili contraffazioni.
La lenticchia di Castelluccio possiede notevoli qualità nutritive: tutte le sue proteine, vitamine, fibre e sali minerali a rendono ottima per chi necessita di una dieta ricca di ferro, potassio e fosforo, povera di grassi e molto nutritiva. Un’altra caratteristica importante della lenticchia di Castelluccio è la buccia sottile e tenera che consente direttamente la cottura senza ammollo, riducendo notevolmente i tempi di preparazione. La Lenticchia di Castelluccuio IGP è ideale per preparare zuppe, minestre, contorni e molti altri piatti.
La bontà della cucina umbra è sicuramente un valor aggiunto al soggiorno: lenticchie, orzo e farro insieme ai salumi tipici completano la ricchezza che questo territorio offre.
Chiunque andrà in questo luogo incantevole dovrà munirsi, inevitabilmente, di macchina fotografica ma anche chi non sarà un appassionato di foto, avrà dei ricordi indimenticabili e unici come un mosaico di colori, con una variazione di toni, che il proprio sguardo memorizzerà per sempre.
Un incanto della natura che vale proprio la pena di ammirare!
Trascorrere una giornata immersi nella natura e nei colori, donerà coraggio e speranza soprattutto ad una regione che porta ancora forti i segni del terremoto di anni fa e ora, purtroppo, anche quelli della pandemia.
C’è, però, un unico desiderio: rialzarsi e ripartire!
Francesca Sirignani