A soli 10 km da Riva del Garda è possibile effettuare un affascinante tuffo nel passato, attraversando antichi paesi medievali cinti di mura e torri, castelli scaligeri e veneziani scoprendo, a ogni passo, luoghi d’arte di grande bellezza.
Canale di Tenno è proprio uno di questi luoghi: considerato uno dei borghi più belli d’Italia, si presenta come un agglomerato rurale di origine medioevale. Le prime notizie risalgono al 1211, un’epoca buia in cui “costruire una comunità “era l’unico modo per sopravvivere. Oggi il villaggio ospita uno dei più bei mercatini di Natale durante il periodo dell’Avvento: prodotti locali, artigianato e vecchi giocattoli in legno sono esposti per la gioia dei bambini e degli adulti.
A Canale di Tenno si può ritrovare la dimensione ideale. Se ne erano accorti gli artisti, fin dagli anni sessanta o meglio il primo a rendersene conto fu Giacomo Vittone, un pittore torinese che, trasferitosi ad inizio Novecento a Riva del Garda, si innamorò di Canale. Oggi è a lui intitolata “La Casa degli Artisti”.
Si tratta di un edificio che ospita artisti di ogni genere in cerca di ispirazione e che, in cambio del soggiorno, lasciavano una delle loro opere. Oggi la casa è gestita dai Comuni di Tenno, Arco e Riva del Garda e ospita convegni, conferenze e mostre d’arte, oltre a qualche artista o personaggio famoso in cerca di tranquillità.
In agosto si svolge, inoltre, una manifestazione storica chiamata il “Rustico Medioevo” che unisce la cultura alla gastronomia attraverso l’arte, gli spettacoli di strada, i concerti e le danze tipiche e, ovviamente, la cucina tipica locale. Si svolge ogni anno durante la seconda settimana di agosto e ricrea la magia medievale attraverso gli stendardi, le fiaccole, i cantastorie che girano per il borgo e i figuranti in costume.
La vita tra le poche strade e la piazzetta, è valorizzata al massimo e animata soprattutto nei mesi estivi, quando visitatori provenienti da tutto il mondo visitano il borgo prima o dopo aver trascorso una giornata sulle rive e nelle acque dell’omonimo lago.
Finestre con tendine e gerani rossi, pannocchie appese a rastrelliere in legno, vecchi utensili e attrezzi del mestiere catapultano il visitatore in un luogo d’altri tempi.
Per vivere al meglio questo incantevole borgo è consigliabile arrivare al mattino presto meglio ancora al tramonto, quando i colori sono più intensi e l’atmosfera tra il lago di Garda e le montagne più misteriosa.
Il bello di questa visita non è avere un itinerario preciso ma perdersi per il borgo senza una meta dove farsi stupire da piacevoli sorprese.
Francesca Sirignani