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Termoli è una delle città più importanti della costa molisana, ricca di eventi, storia e caratterizzata da spiagge di sabbia bianca e da un mare cristallino.

Il cuore storico della città è situato su un promontorio a strapiombo sul mare, circondato da mura difensive e torrette di avvistamento. Passeggiando per i vicoli all’interno del bellissimo e coloratissimo borgo, ci si imbatte nell’imponente Castello Svevo e nella Piazza del Duomo con la Cattedrale Santa Maria della Purificazione. La Cattedrale è in stile romanico-pugliese con un maestoso portone d’ingresso e sette arcate adornate da bassorilievi. All’interno si può vedere la cripta con le tre absidi nel quale sono conservati le reliquie di San Basso e Timoteo.

Il Castello Svevo è l’edificio difensivo più rappresentativo dell’intera costa molisana, nonché torretta simbolo della città di Termoli. L’edificio fu in parte adibito a carcere durante il periodo Borbonico. Nel 1885, il Castello Svevo fu annoverato tra i monumenti nazionali e designato come museo storico regionale.

I recenti restauri hanno portato alla luce tracce d’impianti idraulici, gallerie di servizi ed altri elementi architettonici con funzioni militari che facevano del castello il perno centrale di un efficiente sistema di difesa dell’intera cittadina.

Il 15 Agosto di ogni anno si svolge la suggestiva manifestazione dell’incendio del castello, a rievocare l’assalto subito dai Turchi, illuminando a giorno di fuochi e colori il Borgo Vecchio.

Alle spalle dell’antico castello Svevo si trova la spiaggia di Sant’Antonio mentre nella parte più meridionale si trova la spiaggia di Rio Vivo che è una baia di 150 metri frequentata da chi pratica sport acquatici come windsurf, kitesurf o vela. Essendo molto vicina alla famosa Costa dei Trabocchi abruzzese, anche Termoli ospita ben due trabucchi che meritano di essere visitati.  Accanto alla spiaggia si trova il lungomare Cristoforo Colombo: un’area pedonale ordinata e curata dove sono presenti verdi pinete ma anche diversi tra negozi e ristoranti.

Nel cuore del Borgo Antico di Termoli, è possibile fare una piacevole scoperta. A Rejecelle non è una semplice via, ma il vicolo più stretto d’Italia. La stradina molisana ha strappato il primato alla marchigiana Ripatransone, sita in provincia di Ascoli Piceno, per una questione di soli due centimetri. Il vicolo termolese, infatti, misura 41 centimetri è lungo 7,88 metri e nel corso dei secoli ha subito varie trasformazioni, ma nulla ha mai alterato la sua unicità.

L’origine del suo nome nasce nel 1799.Il termine rue, che in francese significa strada, venne trasformato dai termolesi in un maccheronico francesismo Rejecelle ovvero stradina. Il vicolo è ricavato tra i fabbricati e risale al primo agglomerato urbano del borgo, come si evince dal materiale impiegato per la costruzione delle pareti dei due fabbricati che lo delimitano e per il materiale posto a copertura: ciottoli, pietre arenarie, mattoni e travi.

La stradina, nel corso dei secoli, ha subito varie trasformazioni, specialmente nella parte superiore che doveva essere originariamente tutta coperta con tavole e tegole, sostenute da archetti di mattoni e travi in parte ancora visibili. Venne costruita per andare incontro alle esigenze degli abitanti agevolando gli spostamenti, soprattutto in situazioni di emergenza come guerre, invasioni e carestie.

La pavimentazione attuale, a schiena d’asino, è formata da mattonelle di pietra bianca d’Apricena, originariamente era di ciottoli e pietre. Le pareti che la delimitano si presentano integre, a parte i punti dove i muri sono stati riempiti con intonaco. Per le sue caratteristiche architettoniche A Rejecelle possiede un inestimabile valore storico-architettonico.

La gastronomia termolese è tipicamente marinara ma fa ampio uso dell’olio prodotto sulle colline vicine. Il piatto tipico per eccellenza è “u’ bredette alla termolese”, pasto serale dei pescatori di ritorno a casa. Genuina e saporita nei suoi ingredienti, la cucina termolese è frutto dello stretto rapporto con il territorio. Una cucina legata ai prodotti del mare, al pesce appena pescato e agli odori genuini dell’olio d’oliva locale, del pomodoro, del basilico, del sedano, della cipolla e dell’aglio. Una cucina che, nonostante le contaminazioni delle regioni limitrofe, rivela una sua identità ed un forte legame con la tradizione.

Anche Termoli Sotterranea rappresenta un autentico viaggio nel tempo, immergendosi a cinque metri di profondità nel cuore del borgo di Termoli.

Infine ma non per questo meno importante, il porto di Termoli offre l’imbarco più vicino per le Isole Tremiti e rappresenta una meta di turisti in arrivo da tutta l’Europa.

 

Francesca Sirignani