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Viaggiare da sola non è solo un’opportunità per esplorare nuovi Paesi ma rappresenta anche un viaggio interiore, un’esperienza che coinvolge profondamente la persona nella scoperta di sé e delle proprie capacità decisionali. Quando si è da soli in un contesto esterno si è costretti a prendere decisioni in ogni momento e queste scelte influenzano non solo il corso del viaggio stesso ma anche la propria crescita personale.

Superare le sfide e le difficoltà quotidiane del viaggio da sola, rende più forte e aumenta l’ autostima. Ogni decisione, anche quelle più piccole, aiuta a realizzare che si ha la capacità di gestire situazioni che sembravano inizialmente spaventose. La crescita personale che deriva dal viaggio solitario non è solo fisica ma anche psicologica: si impara a fidarsi di se stessi e a prendere decisioni che riflettono i propri bisogni e desideri più profondi.

Questo è proprio ciò che ha provato Jessica Iozza,  fondatrice di ABC Qualità Italiana. La sua impresa si occupa di quei piccoli produttori che si nascondono dietro le eccellenze enogastronomiche d’Italia, gestendo la parte della commercializzazione, del marketing e  della tecnologia.

Jessica ha vissuto da sola diversi viaggi  anche quando era una ragazza visitando il Nevada, la  California  e l’Arizona.  Il viaggio di lavoro che, invece, ha realizzato negli ultimi anni è stato  a Taiwan dove ha portato i prodotti selezionati di ABC e creando il primo Club di acquisto B2C. In progetto per il 2025, inoltre,   ci saranno altre destinazioni come gli USA, gli  EMIRATI ARABI E la POLONIA dove nasceranno altri club di acquisto B2C.

“Viaggiare senza compagnia ti mette di fronte anche a sfide quotidiane, come orientarsi in una nuova città, capire una lingua straniera o affrontare situazioni imprevisti. Ogni difficoltà ti spinge a prendere decisioni rapide e a risolvere problemi in modo creativo. Con il tempo, questa esperienza ti aiuta a sviluppare una maggiore resilienza e capacità di affrontare i conflitti, sia all’esterno che dentro di te” dichiara Jessica che ha avviato il suo percorso imprenditoriale non per seguire una passione personale, ma per rispondere a una necessità.

Nel 2020, spinta dalla convinzione che la pandemia avrebbe cambiato il mondo del lavoro, ha infatti cercato di incoraggiare il marito Fabrizio a intraprendere una carriera nel settore enogastronomico, una sua passione. Nonostante le iniziali perplessità di Fabrizio, Jessica ha deciso di investire tempo e risorse per formarsi in questo campo.

Nel corso degli anni, però, le divergenze di visione tra i due sono emerse chiaramente. Fabrizio, non condividendo il suo approccio più paziente e orientato al lungo termine, ha messo in evidenza i possibili fallimenti del progetto. Jessica ha capito che la vera difficoltà non era l’indifferenza di Fabrizio ma l’incompatibilità delle loro idee. Di fronte a questa situazione, ha scelto di proseguire da sola, consapevole di aver investito troppo per abbandonare il progetto. La sua decisione è stata quella di affrontare le sfide con determinazione, scegliendo di salvarsi piuttosto che arrendersi.

Da questa esperienza ha imparato che ogni persona deve seguire il proprio percorso e che non si può definire il sogno di qualcun altro. Ha imparato anche a valorizzare la sua solitudine mentale, un aspetto che l’ha accompagnata da sempre, che le ha permesso di restare coerente con i suoi valori e di non perdere la propria sensibilità.

“Quando nuoti ogni giorno in un mare controcorrente, con un carico infinito sulle spalle, arriva inevitabilmente un punto in cui la fatica fisica e mentale diventa insostenibile. A quel punto, hai solo due scelte: affogare o salvarti. Ho deciso la seconda salvarmi”, dichiara Jessica Iozza.

Oggi, il suo obiettivo è costruire un’impresa autentica, sostenibile e capace di garantire una stabilità economica. Jessica crede fermamente che la fidelizzazione dei clienti sia il cuore di ogni realtà aziendale solida. Il suo approccio è quello di concentrarsi su piccoli passi e guadagni modesti, ma costanti, con l’obiettivo di costruire qualcosa di duraturo.

Nel 2025, Jessica Iozza è pronta a continuare il suo cammino, consapevole che la strada che ha scelto non è facile ma ogni passo in avanti la avvicina alla realizzazione del suo progetto e dichiara: “Viaggiare sola non significa essere sola negli affetti ma esserlo a livello decisionale. La mia solitudine è una solitudine mentale che mi accompagna da tutta la vita. Da bambina ho vissuto in questo spazio interiore, spesso difficile da comprendere, ma oggi, grazie alle scoperte della neuroscienza, riesco finalmente a comprendere la natura di questa solitudine. Posso gestirla, valorizzandone sia i punti di forza che le debolezze. Il mio è un pensiero a mosaico: osservando il mondo con occhi diversi, con un flusso non lineare di idee che a volte è complicato spiegare e far comprendere agli altri, si vive inevitabilmente in una solitudine mentale che mi ha anche permesso di rimanere coerente con i miei valori e di non perdere mai di vista la mia sensibilità. Portare avanti un progetto da sola è una scelta necessaria per evitare di seguire strade che non sento autentiche, non sono le mie. Ho imparato a chiedere aiuto, per questioni tecniche mi affido solo a professionisti ma ho imparato anche a fidarmi solo del mio istinto quando si tratta della mia visione.”

Infine, Jessica esprime la sua gratitudine al supporto ricevuto da Marco Vacchiano del Medio Credito e dai direttori della Banca Popolare di Sondrio e della Banca BCC. Per lei, il sostegno delle persone giuste nelle istituzioni è stato fondamentale per trasformare la sua idea in un progetto concreto, offrendole non solo risorse economiche, ma anche un supporto umano e strategico.

In sintesi,  l’esperienza di Jessica Iozza fa comprendere come viaggiare da soli (non solo per nuove destinazioni ma anche per entusiasmanti progetti) non è solo un modo per conoscere il mondo ma anche un’opportunità unica per conoscere meglio se stessi, imparando a prendere decisioni consapevoli che influenzano ogni aspetto della  vita. Ogni passo diventa un’occasione per crescere, riflettere e sviluppare una maggiore connessione con il proprio “io”.

 

Francesca Sirignani