Barbados, la più orientale delle isole caraibiche, è un’isola situata ai confini fra i Caraibi e l’Oceano Atlantico, un po’ defilata rispetto all’arco delle Antille. La sua barriera corallina è perfetta per snorkeling e immersioni mentre gli Alisei permettono ai surfisti di giocare e divertirsi con le onde. Il clima dell’isola è sempre piacevolmente mite e non ha nulla da invidiare alle isole limitrofe. Già da questa introduzione si può ben capire che un viaggio sull’isola di Barbados è da catalogare sotto la casella “viaggi da sogno”.
Lungo la costa occidentale, il mare è più calmo e le acque azzurre lambiscono dolcemente la riva. Qui si può rimanere sdraiati a prendere il sole oppure dedicarsi allo sci d’acqua o meglio ancora partecipare a una crociera su un catamarano.
Anche verso sud si continuano a trovare spiagge sabbiose praticamente perfette con tanto di barriera corallina.
La costa orientale, al contrario, è una delizia per i surfisti che arrivano da tutto il mondo. Grazie al vento che agita l’Atlantico, agli innamorati della tavola da surf trovano onde perfette per praticare il loro sport preferito. Scogliere di corallo e pietra arenaria caratterizzano le coste settentrionali dove le onde dell’Oceano hanno scolpito il terreno quasi fossero la mano di un artista.
Barbados è un’isola con una conformazione per lo più piatta ma con una natura straordinaria anche all’interno. Se quello che colpisce a prima vista dell’isola sono le spiagge e il mare, è pur vero però che foreste, grotte, gole e laghi sotterranei sono il gioiello nascosto, l’asso nella manica di questa isola delle Piccole Antille.
Con il sole che avvolge l’isola di Barbados tutto l’anno, anche il golf è sempre stato alla portata di mano. Dunque, luogo di vacanza ideale per golfisti o aspiranti tali dove molti alberghi e resort offrono pacchetti che includono la possibilità di praticare questo sport sempre più conosciuto e apprezzato.
I siti per le immersioni sono molti e non mancano certo le cose da vedere sott’acqua. Pesci tropicali, tartarughe, barracuda, coralli… Il mondo subacqueo delle Barbados è ricco di incontri preziosi. La zona migliore per lo snorkeling è la costa occidentale con le sue acque calme dove è possibile incontrare tartarughe marine, pesci di ogni specie e coralli da favolosi colori.
Una visita nella capitale, Bridgetown, sorge presso la bella Carlisle bay, nell’angolo sud ovest dell’isola non si può perdere! É una città moderna e funzionale ma conserva ancora alcuni edifici coloniali e stradine secondarie ricche di rum shop e negozi con souvenir.
É interessante anche risalire alle origini del nome di Barbados che fu coniato nel 1536 dall’esploratore portoghese Pedro A. Campos ispirandosi agli alberi da ficus che crescevano sull’isola. Questi hanno lunghe radici aeree simili a barbe da cui il nome Los Barbados (i barbuti). Nel 1625, dopo che portoghesi e spagnoli l’avevano abbandonata perché priva di interessi economici e commerciali, sbarcò sull’isola di Barbados il capitano inglese John Powell che la dichiarò territorio inglese e vi si stabilì fondando Jamestown (l’attuale Holetown). Il capitano la trovò deserta e ricoperta di foreste che ben presto furono distrutte per lasciare spazio alle piantagioni di canna da zucchero a seguito della sempre crescente domanda di zucchero proveniente dall’Europa.
Ne nacque subito una fiorente economia basata sul lavoro di braccianti provenienti dall’Inghilterra ma presto la forza lavoro non bastò più, il popolo nativo, gli Arawak, infatti si estinse in breve tempo: iniziò così il periodo della schiavitù, più di 600 mila africani furono portati a Barbados per lavorare nelle piantagioni. La schiavitù fu poi abolita solo nel 1834 ma l’isola continuò a basarsi sulla coltivazione della canna da zucchero.
Fu proprio lo zucchero di canna che mi colpì quando all’età di sei anni i miei genitori mi portarono in questa splendida isola. Ero meravigliata dal suo colore e dal suo sapore così diverso dallo zucchero che noi europei generalmente utilizziamo! Sentivo ancora una volta di essere fortunata a trovarmi in quell’isola così lontana da casa ma ancora oggi così vicina per i ricordi unici che mi ha regalato!
Francesca Sirignani