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“Tutto qui spira grandezza, gusto, umanità, purezza e bellezza nel più alto grado. Credo che sarei più felice qui con voi che in qualsiasi altro luogo. Ciò è il massimo elogio che io possa fare a questa città. Non so se voi amiate pitture, statue, bronzi, marmi antichi di tutte le qualità. Lo credo, perché lo desidero”.
Con queste parole Klemens von Metternich, diplomatico e politico austriaco, descrisse la meravigliosa Firenze che ha mantenuto inalterato il proprio fascino e lo splendore del suo passato. Una città incantevole che non smette mai di sorprendere con i suoi capolavori d’arte.

Cuore pulsante di Firenze è Piazza del Duomo, con il complesso monumentale della Basilica di Santa Maria del Fiore, il Battistero di San Giovanni, magnifico esempio di romanico fiorentino, e il campanile di Giotto, un capolavoro di architettura gotica fiorentina.
In particolare, Piazza della Signoria rappresenta il polo storico della vita civile e ospita la trecentesca Loggia dei Lanzi, la Fontana di Nettuno e il Palazzo della Signoria o Palazzo Vecchio, uno dei monumenti simbolo della città, davanti al quale si stagliano famose statue tra cui una copia del David di Michelangelo. Vicino alla piazza, vi è la maestosa Galleria degli Uffizi, uno dei musei più noto del mondo per le sue straordinarie collezioni di dipinti e di statue antiche. Le sue raccolte del Trecento e del Rinascimento contengono alcuni capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi.

Chi visita Firenze, inoltre, non può perdersi una passeggiata serale su Ponte Vecchio. Identificato come il simbolo della città, sa regalare un’atmosfera ancora più suggestiva e romantica al calare della sera quando le porte in legno delle botteghe si chiudono.
I tanti innamorati, italiani e stranieri, sono inevitabilmente coinvolti dall’incantevole posto e affidano il loro amore ad uno dei simboli per eccellenza dell’unione eterna: il lucchetto. La leggenda narra che se una coppia incatena un lucchetto su Ponte Vecchio e poi getta la chiave nell’Arno, la storia durerà in eterno. Da qui la promessa d’amore di milioni di persone per suggellare il loro sentimento nonostante anche il rischio di multe salate per il decoro e l’ordine pubblico.

Nel 1901 fu inaugurato sul Ponte un busto di Benvenuto Cellini, famoso orafo del XVI secolo, in occasione del quarto centenario della sua nascita.
L’oreficeria a Firenze è, infatti, un settore che ha origini antiche di secoli se non di millenni e ancora oggi esistono botteghe orafe che realizzano oggetti in oro secondo le antiche metodologie artigiane, utilizzando tecniche di lavorazione tipiche di questa zona.

Firenze è una città evocativa del passato, è considerata nel mondo intero come il luogo di nascita del Rinascimento, culla dell’architettura e dell’arte, con il suo centro storico ricco di chiese, monumenti, palazzi rinascimentali dalla bellezza mozzafiato tanto elogiati da poeti di ogni tempo.

Oggi la città è visitata da turisti provenienti da ogni luogo desiderosi di ammirare le sue meraviglie e trascorrere piacevoli momenti come soggiornare presso l’ Hotel Cellai di Firenze. Ubicato nel cuore del centro storico, l’albergo è circondato da tutti i luoghi più interessanti e suggestivi della città che si possono raggiungere a piedi, percorrendo incantevoli stradine.
L’ Hotel Cellai è, anche, vicino al mercato di San Lorenzo, ospitato in un gigantesco edificio in ferro e vetro, dove i nativi si recano per acquistare specialità enogastronomiche locali. A breve distanza, vi sono anche la Galleria dell’Accademia, con il famoso David di Michelangelo e il Duomo con la sua splendida cupola del Brunelleschi.
Le camere dell’Hotel Cellai sono estremamente confortevoli e personalizzate con autentici pezzi d’antiquariato sapientemente scelti uno ad uno nei tanti mercatini della Toscana.

Ogni camera della struttura è stata progettata singolarmente in un nuovo concetto che mescola tradizione, tessuti preziosi, mobili d’epoca, design vintage italiano, foto, stampe e dipinti originali. Le camere sono luminose, confortevoli e ben arredate con scrivania, accesso internet wireless e TV a schermo piatto.

Questa passione per i dettagli contribuisce all’atmosfera intima e tranquilla che trasforma ogni stanza in un piacevole rifugio nella vivace città toscana, in un luogo dove gli ospiti possono rilassarsi dopo una giornata trascorsa visitando e ammirando i diversi siti artistici e architettonici di Firenze.

“Non esiste attività imprenditoriale se non c’è un fuoco vivo che arde dentro ognuno di noi” dichiara il Sig. Francesco Cavallo, proprietario dell’ Hotel Cellai. “Avere un’impresa significa, soprattutto, stare insieme, significa essere una squadra, significa condivisione e, al di là della bandiera dei risultati, ciò che conta è la bandiera della “pietàs”, nel suo senso latino più ampio, intesa come il sentimento della “compassione” suscitato in noi dalle altrui sofferenze, sostantivo che era tradotto con il concetto di “misericordia”.

Con Virgilio infatti, per la prima volta, il termine “pietàs” sembra confluire nella sfera dell’ humanitas, fino a indicare il sentimento di solidarietà che ci lega a tutti gli altri uomini, sentimento che si fortifica soprattutto nelle avversità e nelle sofferenze. L’uomo, che ha fatto personalmente l’esperienza del dolore, acquisisce pertanto, una sensibilità particolare che lo mette in condizione di percepire la fragilità e la mortalità del prossimo.

Affrontare, quindi, un tema attuale come quello della pandemia non può lasciare nessuno indifferente non solo per le implicazioni più squisitamente economiche ma, soprattutto, per quelle psicologiche.
“Più ci si si abitua a partecipare attivamente alla ricerca di nuove forme di condivisione, tanto di progettualità quanto di rischi, più si avrà una maggiore capacità di resilienza per superare le difficoltà e si saprà condividere con maggior efficacia le problematiche, per giungere al successo. Non si tratta, dunque, di seguire una moda o di dare il buon esempio ma di crescere gradualmente in una cultura di questo tipo per migliorare le performance e avere strumenti utili per una pianificazione strategica” afferma il Sig. Francesco Cavallo che conclude dicendo “ciò che desidero per me e il mio staff, che lavora da più di vent’anni nella mia struttura alberghiera, è di tornare a sorridere, di vivere con maggior leggerezza e di godere le meraviglie del creato come il profumo dei porti italiani, quello di Livorno in particolare, perché vi si respira non solo la brezza marina ma anche tanta umanità”.

Quell’umanità che, insieme alla gentilezza, alla capacità di ascolto, all’educazione, alla professionalità, trapela da gesti, sguardi, sorrisi di ogni singola persona che lavora presso l’Hotel Cellai dove l’atmosfera intima permette ad ogni ospite di sentirsi come a casa propria e di soggiornare a Firenze in modo ancora più speciale.

Francesca Sirignani

PER INFORMAZIONI:
Hotel Cellai
Via 27 Aprile 14, 52 / R – 50129 Firenze
Tel. 0039.055.489291 Fax 0039.055.470387
Email: info@hotelcellai.it
http://www.hotelcellai.it