“Né più mai toccherò le sacre sponde Ove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell’onde Del greco mar…”
Così Ugo Foscolo amava ricordare la sua terra Natale dove “abitò il suo corpo da bambino” alla quale dedicò il famoso sonetto “A Zacinto”.
Oggi l‘isola di Zante è una meta turistica molto gettonata e apprezzata soprattutto dagli italiani e sembra aver sviluppato una doppia personalità: quella mondana e chiassosa della costa orientale e meridionale, invase dal turismo di massa, e quella dolce e pacata dei promontori nord e sud e delle regioni occidentali e centrali, zone meno battute dai turisti e perfette dunque per chi cerca una vacanza dai ritmi lenti.
Per i giovani che hanno voglia di movida il posto giusto è Laganas: una spiaggia di sabbia bianca lunghissima e una via piena di locali e discoteche aperte fino alle prime luci dell’alba. I locali sul lungomare sono invece l’ideale per chi è alla ricerca di un po’ di atmosfera. Piccoli bar, ottimi ristoranti di pesce, taverne tradizionali e eleganti caffetterie restano aperti fino a tardi.
Le famiglie con bambini possono, invece, trovare il posto ideale a Tsilivi o Kalamaki. Queste due località offrono infatti tantissimi servizi come lidi attrezzati, dove praticare sport acquatici, minimarket, negozi di souvenir e anche minigolf e bowling. Per chi, inoltre, cerca una vacanza all’insegna della tranquillità può optare per Vasilikos, la penisola a sud di Zante città.
Non si può fare a meno di visitare la spettacolare spiaggia del relitto (Navagio), tra i posti più pittoreschi e belli di tutta l’Europa, che si può ammirare dall’alto con una sosta al belvedere a strapiombo sulla scogliera. Questa celebre spiaggia di finissimi ciottoli bianchi in una delle baie più remote dell’isola sembra essere stretta in un abbraccio da due enormi promontori quasi verticali che la sovrastano e al tempo la proteggono, riparandola dai venti e dalle correnti. Nel 1983 naufragò su questo tratto una barca di contrabbandieri, che da allora non è più stata mossa ed è diventata un elemento imprescindibile del paesaggio, dando persino il nome alla spiaggia.
Tra una spiaggia e l’altra non può mancare una sosta alle Grotte Blu di Zacinto, un luogo magico e suggestivo. Si parla di una delle maggiori attrazioni di Zante, facilmente raggiungibile salendo a bordo di una delle tante barche che organizzano tour guidati. Per i più avventurosi, c’è anche un piccolo sentiero a piedi per arrivare alle grotte via terra.
La natura che circonda le Grotte Blu regala uno scenario incantevole.
Uno dei simboli di Zante sono le graziosissime tartarughe marine, o tartarughe caretta che vengono sull’isola per depositare le loro uova. Nel 1999 allo scopo di proteggere le tartarughe e favorirne la riproduzione è stato creato il Parco Nazionale Marino di Zante, una riserva naturale di 135 mq nella baia di Laganas. Nelle acque circostanti le spiagge di Laganas non è così infrequente vedere le tartarughe nuotare liberamente in mare e se si è fortunati si potrà anche nuotare assieme a loro.
Il promontorio di Kampi (o Kabì), a picco sul mare, è inoltre uno dei più suggestivi punti panoramici dell’isola. Da qui si può godere di una vista mozzafiato sull’isola e sul celebre Golfo della Foca, così chiamato perché le foche usano le grotte sottomarine della zona come rifugio dove partorire. Sulla sommità di Kampi sorge un’imponente croce in cemento, eretta a memoria delle vittime della guerra.
Vale la visita il Museo Bizantino a Zante città, dove sono esposti gli affreschi del Monastero di Sant’Andrea risalente al XVI secolo. Per gli amanti della storia merita anche una visita il kastro veneziano, che si trova nel paesino di Bochali, collocato sulla cima di una collina alle spalle del centro storico.
Relax in spiaggia, visite culturali, sport acquatici, escursioni in barca e movida serale. Zante è un’isola dove non ci si può annoiare perchè soddisfa le esigenze di ogni tipo di viaggiatore.
Elisabetta Sirignani