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Mettersi in proprio a volte è un desiderio, altre volte una necessità: qualunque sia la motivazione che spinge una donna a scegliere di essere il capo di se stessa, è importante riscoprire le proprie potenzialità e capire come svilupparle per trasformarle in progetti concreti, in grado di avere un impatto reale nel mondo circostante.

Quando vocazione e progetto d’impresa si incontrano e c’è perfetta corrispondenza tra visione e missione imprenditoriale, si creano delle basi molto solide per la crescita e il consolidamento di questa impresa nel tempo. La vocazione è, quindi,  in grado di sostenere le donne imprenditrici nel momento in cui si trovano a dover superare degli ostacoli imprevisti e quando devono risollevarsi dopo un errore o una caduta. E’ qui che l’unicità della donna e della sua idea imprenditoriale  permette al cliente di scegliere la sua attività, preferendola ai competitors.

In termini di parità di genere in campo imprenditoriale, l’Italia è, purtroppo,  ancora un passo indietro rispetto agli altri Paesi europei. Che cosa altro si può fare allora per promuovere l’imprenditoria femminile? Si può, per esempio, intervenire sulla formazione, incoraggiando bambine e ragazze ad acquisire le STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), conoscenze e competenze in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, in modo da riuscire a superare gli stereotipi di genere? Oppure pensare ad incentivare le normative destinate ad agevolare l’imprenditoria femminile in Italia?

Per far sentire la propria voce, le donne imprenditrici si riuniscono in associazioni, elaborano progetti comuni, lanciano contest al femminile. Un universo variegato destinato alla promozione dell’imprenditoria femminile come quella di Jessica Iozza, titolare di ABC Qualità Italiana e di Giuditta Marsili della Famiglia Suatoni di Amelia, produttrice di olio extravergine di oliva: donne  dotate di potenzialità e punti di forza unici e inimitabili.

Jessica e Giuditta rispettano,  innanzitutto, le loro persone e chiunque ruoti intorno a loro riconoscendo e valorizzando le individualità e le esperienze che ciascuno porta. Comprendono l’importanza di ogni posizione, il contributo di ogni individuo e  il contesto in cui operano, adattandosi alle necessità e alle sfide dell’ambiente. Questo equilibrio tra fiducia e rispetto crea una base solida per una collaborazione efficace armoniosa e duratura.

Giuditta Marsili  ha ereditato dalla sua famiglia l’attenzione per il mangiar sano e la passione per la coltivazione che l’hanno condotta ad una coscienza dell’Imprenditoria Agricola di Qualità. Una delle frasi che spesso ripete forse a volte anche inconsapevolmente è “Senza fiducia non faremo ciò che facciamo. Al primo posto bisogna sempre mettere il valore umano e il rapporto tra individui, qualsiasi sia il loro ruolo”.

É tempo, quindi, di creare una rete di donne imprenditrici che ispiri altre donne. Una donna di successo nel suo percorso imprenditoriale può essere un esempio e una mentore per quelle che sono ancora un passo indietro.

Per questo motivo Jessica  Iozza ha sempre sentito, dal profondo del suo cuore, di ringraziare Giuditta Marsili per aver creduto in lei e nel progetto ABC qualità italiana. Jessica la descrive  come una persona di profonda umanità e sensibilità, spesso non compresa appieno da chi la circonda. Ha un sorriso bellissimo, che irradia calore e serenità, capace di illuminare le giornate di chi ha la fortuna di conoscerla. Per Giuditta, i valori umani sono al primo posto; agisce sempre con integrità, empatia e rispetto verso gli altri. Questa sua dedizione agli ideali più nobili la rende un faro di speranza e gentilezza in un mondo spesso distratto e confuso. La sua apertura e disponibilità sono state fondamentali, soprattutto quando ci siamo trovate di fronte alla sfida di presentare il progetto ad alcuni produttori senza poter garantire loro un minimo numero di ordini. La determinazione di Giuditta, la sua abilità nel trasmettere la nostra visione e soprattutto la sua credibilità sul territorio sono state di vitale importanza”. Jessica Iozza è, infatti,  una grande sostenitrice del fatto che la gentilezza sia una forma verbale dell’intelligenza.

È, quindi, fondamentale il supporto e il sostengo di altre donne imprenditrici perché si creino le condizioni essenziali per proseguire lungo il cammino imprenditoriale, senza rinunciare a se stesse e ai propri sogni.

 

Francesca Sirignani