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Un piccolo centro con case e vicoli bianchi dove riposano le reti e le piccole barche dei pescatori, sentieri ben segnalati immersi in una profumata e rigogliosa macchia mediterranea, calette con un mare cristallino e alte falesie: così si presentava ai miei occhi Marettimo la prima volta che la vidi in una giornata calda di Ottobre.
Marettimo, l’isola più montuosa dell’arcipelago delle Egadi, è un vero paradiso per gli amanti del trekking. La vetta più alta è Monte Falcone (686 m. s.l.m.) e i suoi sentieri corrono per chilometri e chilometri sui ripidi pendii dell’isola. Si passa da Case Romane e alla chiesetta bizantina: il primo è un edificio romano di età tardo repubblicana di carattere militare-difensivo. La chiesetta bizantina è invece un edificio religioso risalente ai primi secoli del cristianesimo: si ipotizza che sia stata eretta intorno al 1000-1100 per iniziativa di monaci di rito bizantino su di un sito preesistente. Imperdibile la visita al castello di Punta Troia di epoca normanna e recentemente ristrutturato, ubicato sull’omonimo promontorio, da cui si gode una vista spettacolare.
Marettimo conserva un patrimonio vegetativo e faunistico molto prezioso, dove sono riuscite a vivere specie rare pressochè uniche del Mediterraneo. Questa sua ricchezza ne fa una meta imperdibile per tutti gli amanti della natura grazie ai sentieri realizzati dalla forestale. Marettimo è ricchissima di grotte, sia emerse che sommerse e ne conta circa 400, visitabili in un periplo dell’isola. Le grotte marine sono il suo fiore all’occhiello, veri e propri capolavori creati dalle sapienti mani di una natura che le ha scolpite per secoli, come ad esempio la Grotta del Tuono o del Presepe, famosa per le sue stalattiti e stalagmiti, o la Grotta del Cammello. Non mancano poi piccole e meravigliose baie di ciottoli raggiungibili in barca.
Poco più avanti si affaccia un altro affascinante spettacolo, la Cala Manione, sul cui fondale furono trovate anfore preromane. S’incontra poi la Grotta della Pipa, stretta all’inizio e poi squadrata. Superata Punta Mugnone è possibile vedere una cava di marmo rosa che ci prepara allo straordinario spettacolo di Cala Bianca. Da qui comincia il fantastico scenario della costa occidentale: rocce altissime, dolomitiche, a picco su un mare trasparente di un turchese profondo, splendide grotte, colori intensi e sfumati a seconda dei giochi di luce creati dai raggi solari contro le pareti rocciose e sulla superficie dell’acqua.
Anche Marettimo offre splendide immersioni per gli appassionati della subacquea. In particolare la Secca del Cretazzo è il luogo ideale per gli amanti della fotografia subacquea, per la rigogliosa flora e l’abbondante fauna. I fondali sono inferiori al metro e si possono trovare murene, gronghi, cernie, ricciole, saraghi e tanti altri tipi di pesci. Seguendo ancora la costa si arriva a Punta Bassana, altro tratto di mare ideale per programmare un’immersione poichè il fondale è ricco di posidonie, spugne, aragoste e dentici.
Da Marettimo con l’aliscafo o la nave si raggiungono facilmente le altre due perle delle Egadi (Favignana e Levanzo) e naturalmente non ho esitato a visitarle ma Marettimo è rimasta nel mio cuore.

Francesca Sirignani