Nosy Be, isola a nord ovest del Madagascar, è lambita dalle tiepide acque del Canale di Mozambico e protetta dal Massiccio di Tsaratanana godendo di un clima privilegiato.
Il significato di Nosy Be è “grande(be) isola(Nosy)” in quanto è la più grande come dimensione rispetto tutte le isolette che la circondano ma l’appellativo più corretto che la distingue è “isola dei profumi”(Nosy Manitra): infatti l’isola è ricca di fragranze date da piante e spezie quali l’Ylang Ylang, il caffè, la vaniglia, il cacao, il pepe, il geranio, la cannella, il frangipani, la canna da zucchero e altre piante tipiche del Nord del Madagascar .
Quando si arriva a Nosy Be, si comprende subito che non sarà un punto di arrivo ma di partenza per la scoperta delle meravigliose isole che la circondano come Nosy Iranja, Nosy Tanikely, Nosy Komba, Nosy Sakatia, Nosy Faly, Nosy Mamoko, Nosy Faihini, l’arcipelago delle Mitsio, le isole Radama…E altre ancora!!.Sono veramente considerate il paradiso dei fiori, dei coralli e delle conchiglie. Il canale di Mozambico è anche meta golosa per i subacquei e per gli amanti della pesca d’altura ed è facile imbattersi in delfini, balene, marlin e pesci vela.
Il capoluogo dell’isola è Hell Ville dove è presente il porto. Le costruzioni ricordano il passato e la colonizzazione francese con il loro tipico stile coloniale. Qui si può trovare di tutto: dalle banche alla posta a tutti i generi di negozi oltre ai coloratissimi e allegri mercati.
A nord dell’isola c’è la bellissima baia di Andilana dove è presente il più grande complesso turistico dell’isola. Qui ogni mattina solenni zebù guidati da solerti malgasci raccolgono le alghe lasciando ai turisti solo soffice sabbia.
Muovendosi verso Est di Hell ville, dopo 3 km, si arriva al C.N.R.O (Centro Nazionale di Ricerche Oceanografiche) dove vengono esposte testimonianze e esperienze di studiosi sul mare.
Da non perdere, inoltre, uno dei più emozionanti tramonti a Mont Passot (329 m) dove si possono osservare i laghi vulcanici che sono protetti da una rigogliosa vegetazione. Questi laghi ospitano rettili, coccodrilli e serpenti sopravvissuti alla crescente coltivazione del riso.
Un’altra escursione da fare è quella alla foresta primaria di Lokobe, raggiungibile in piroga dal villaggio di pescatori di Ambatozavavy ed è senz’altro l’anima di Nosy Be: lemuri, boa, volpi volanti, camaleonti, tartarughe e uccelli di diverse specie sono i veri padroni di casa.
Molti alberi secolari sono considerati sacri e celano segreti leggendari ma la nota colorata in mezzo al verde è il Jack Fruit, una pianta tropicale d’origine asiatica.
Molte sono le motivazioni che spingono a partire per Nosy Be: dalla sua bellezza paesaggistica e faunistica, al desiderio di rilassarsi per alleggerire le tensioni della vita che ogni giorno diventano sempre più opprimenti ma il valore aggiunto è anche quello di conoscere, in diverse occasione, il popolo malgascio, un incrocio di varie etnie, che affascina per la sua accoglienza, simpatia e cordialità. Ogni giorno i malgasci raccolgono e pescano solo ciò che è necessario rispettando la ciclicità della vita. Molti di loro abitano ancora in capanne senza corrente elettrica, costruite con il legno ricavato dall’albero del viaggiatore: una grande palma che raccoglie al suo interno l’acqua piovana, acqua che il viaggiatore di passaggio può bere spezzando i rami. Nella loro semplicità gli abitanti di Nosy Be lasciano un ricordo stupendo come il sorriso di numerosissimi bambini che s’incontrano soprattutto in spiaggia o quando ci si regala un meraviglioso bagno nelle acque dell’ oceano indiano.
Francesca Sirignani