Ho sempre sentito dare molti appellativi a Roma: “città eterna”, “ museo a cielo aperto”… E più viaggiavo alla ricerca di nuove culture e paesaggi da scoprire, più mi rendevo conto come quegli appellativi rendevano solo la metà del significato che veramente bisognava attribuire ad una città meravigliosa come la capitale d’ Italia.
Capitale di un grandioso impero (l’Impero Romano), capitale dello stato Pontificio e oggi capitale dello Stato Italiano. Gli uomini di ogni epoca hanno governato dai palazzi di questa città, hanno condizionato il futuro, fatto la fortuna o la sfortuna di Roma, cambiato il destino del proprio popolo e dell’intero Paese!
Così si presenta la mia città: immensa, infinita, gloriosa, impavida!
Vedo ogni giorno gruppi di turisti arrivare da ogni parte del mondo e sono così fiera quando li vedo gioire alla semplice vista dei più importanti monumenti della città! Fanno sentire in vacanza anche me e apprezzare ciò che per noi romani è spesso scontato!
Iniziando dal Colosseo, che non ha bisogno di alcuna presentazione, è meraviglioso camminare in questo angolo di storia ad effetto immediato. Pensare alla gente seduta sulle tribune, ai gladiatori nell’arena, agli incitamenti, le urla della gente, le ovazioni della folla, soprattutto al sangue versato, al sapore della vittoria e al crudele e amaro sapore della morte che questo luogo ha visto infinite volte. Il tempo inesorabile, da allora, è passato lasciando i suoi segni. Oggi si presenta come una delle moderne sette meraviglie del mondo e non possiamo negarlo!
Poco distante si arriva al Circo Massimo antico circo romano, dedicato alle corse di cavalli, situato nella valle tra il Palatino e l’Aventino, ricordato come sede di giochi sin dagli inizi della storia della città.
Mi viene in mente l’ entusiasmante corsa della quadriga di Ben Hur insieme con le immagini di tanti film girati a Roma: dalla ‘ dolce vita’ di Federico Fellini con l’immagine di Anita Ekberg che si tuffava nella fontana di Trevi al premio oscar per la “Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino.
Ricordo la settecentesca fontana di Trevi che conserva il suo fascino nonostante vi sia sempre una folla incredibile ad abbracciarla. Che affollamento! La sua magnificenza testimonia questo ben riuscito sposalizio tra il classicismo ed il barocco.
San Pietro invece, maestosa basilica e simbolo dello Stato del Vaticano e la sua monumentale piazza che con il suo colonnato stringe in un abbraccio affettuoso i pellegrini in attesa di vedere soprattutto il Papa.
I Musei Vaticani, come dice il nome, si trovano all’interno del piccolo Stato di Città del Vaticano e rappresentano uno delle raccolte d’arte più grandi al mondo. L’ingresso ai musei vaticani non è proprio vicino alla basilica perchè occorre costeggiare tutte le enormi mura Leonine fino al suo ingresso. C’è sempre una enorme fila e penso alla pazienza di tutti coloro che desiderano entrare in questo luogo sinonimo di storia, arte e cultura.
Poco distante, si vede Castel Sant’Angelo detto anche Mole Adriana perché l’imperatore Adriano costruì il suo mausoleo funebre che nel Medioevo fu trasformato in fortezza. Il “passetto” o corridoio di Borgo consentiva ai papi di arrivare attraverso un percorso privilegiato, a fuggire dal Vaticano e ripararsi nel castello durante le invasioni nemiche.
Non mi stanco mai di rivedere Piazza Navona, Campo dei Fiori, il Pantheon, la bocca della verità, il ghetto ebraico e ancora Piazza di Spagna!
E’ sempre una sorpresa piacevole fare una passeggiata per via del Corso, via Condotti, Via Margutta con tutti i suoi locali e negozi di arte e antiquariato, di camminare per l’elegante via Veneto con suoi hotel a cinque stelle e i suoi ristorantini romantici. Come è rilassante e divertente fare affari e contrattare nel mercatino del sabato di Via Sannio e in quello, più famoso della domenica, di Porta Portese!
Arriva poi la sera e perdersi tra i ristoranti e i locali di Trastevere e osservare i turisti stranieri che amano mangiare i nostri piatti tipici accompagnati da buoni vini italiani è un vero piacere ma è bello trascorrere una serata anche ai Castelli Romani in cerca delle “fraschette” che offrono la miglior porchetta e vino.
Ogni tanto mi perdo nelle semplici cose che offre la mia città: dalle edicole (raffigurazioni della Madonna) ai nasoni (fontanelle d’acqua), dalle carrozze ai taxi, dalle fettuccine ai salti in bocca alla romana, dalla grattachecca estiva ai maritozzi con la panna invernali, dalle frappe del carnevale alle prese in giro di “Pasquino”, dalla maestosità dei sette colli ai palazzi istituzionali, dalle sue chiese ai mille reperti archeologici che ancora oggi si scoprono appena si scava per qualche lavoro sotterraneo.
Sento spesso parlare male di Roma per i suoi disservizi, per la sporcizia che spesso si vede nelle strade, per il caos e il traffico che si incontra ogni giorno, per le sue famose “buche” nelle strada, per gli zingarelli che scippano i turisti italiani e stranieri, per l’inefficienza dei mezzi e degli uffici pubblici…
Come posso dare torto a chi fa queste osservazioni e lamentele? Allo stesso tempo però mi chiedo: “Sono veramente romani queste persone che criticano con disprezzo la propria città? Sono veramente cresciuti da sempre a Roma? Hanno compreso veramente il valore dell’eredità che gli antichi romani ci hanno lasciato?
Credo che a Roma ci sia molto lavoro da fare, molte energie e impegno da dimostrare ad ogni livello ma allo stesso tempo posso confermare che è una città che ti accarezza con la sua allegria e con la sua gioia di vivere. Ti fa “cadere” e allo stesso tempo ti fa “toccare il cielo con un dito”! Ti illumina con il suo sorriso quando vedi sorgere il sole e con i suoi riflessi dare un tocco di magia al Tevere! Ti tiene compagnia con i suoi canti, le sue rime, le battute dei romani per strappare un sorriso ai turisti ! Ti fa passare la voglia di portare i tacchi quando devi camminare sui sanpietrini ma ne senti subito la mancanza quando ti ritrovi sull’asfalto liscio! Ti rallegra quando vedi i bar al mattino pieni di gente che ordina il caffè in mille modi diversi, ti entusiasma durante le serate nei vari locali di Testaccio, ti tiene con il fiato sospeso quando vedi i tifosi raggiungere lo stadio e aspettare con ansia il risultato a fine partita! Ti coccola e ti consola con le sue cupole al chiaro di luna quando stai per tornare a casa dopo una giornata di lavoro e con meraviglia ti accorgi di quanto senti tua questa città, di come non la tradiresti mai, non l’abbondoneresti perché Lei con te non l’ha fatto neanche per un istante, di come sa accogliere tutti desiderosi di conoscerla, di come non riesci a farne a meno perchè ti manca quando ti trovi all’ estero o semplicemente in un altro luogo dell’ Italia!
Quanta immensità vedi nei suoi monumenti e nel suo cielo! Quanto amore c’è tra le sue strade e nell’aria che respiri! Del resto la parola Roma se letta al contrario significa proprio questo: “Amor” e io sono orgogliosa di aggiungere Roma “Amor Mio”!
Francesca Sirignani